Sarà spietato ma è giusto così ed è giusto soprattutto che sia stato quell’anima limpida di Stephan El Shaarawy a far vincere alla Roma la partita più palpitante della stagione, la prima di misura, la terza consecutiva (quarta con l’intermezzo di coppa) e non accadeva da un anno, ottobre 2022. Il Monza si è arreso solo all’ultimo minuto, ma ha mostrato ancora una volta il suo spirito battagliero, giocando praticamente un tempo in inferiorità numerica per l’espulsione di D’Ambrosio alla fine del primo e capitolando in mischia.
Ha risolto El Shaarawy che poi al termine di un lunghissimo recupero (11 minuti) si è steso sul prato e si è lasciato andare ad un pianto liberatorio, a scaricare le tossine accumulate per via delle infami accuse per le quali è stato tirato in ballo da gente indegna di un consesso civile. E così ha regalato tre punti fondamentali per la Roma, a risalire in maniera dirompente la classifica e alla vigilia della sfida di domenica con la prima della classe: ora è settima, a meno che stasera il Lecce non vinca in casa dell’Udinese.